I modelli centrati sulla divisione rigida dei ruoli e delle mansioni sono da tempo superati, questo perché nell’applicare I modelli gerontologici tutta l’attività è orientata ai risultati da conseguire; non basta quindi effettuare alcune prestazioni predeterminate, ma occorre essere in grado di mettere in atto tutto ciò che necessita all’anziano non autonomo, per ottenere i risultati desiderati. E questo lo si ottiene attraverso un Progetto Assistenziale Individuale (PAI), il quale diventa il vero punto di riferimento sia per i singoli operatori che per le modalità di organizzazione del lavoro.
Avere e lavorare per un progetto assistenziale individualizzato (PAI) significa conoscere bene il risultato che s’intende ottenere, e scegliere le attività e le prestazioni da effettuare in modo conseguente, verificando continuamente la validità delle scelte in rapporto ai risultati effettivamente prodotti. Il lavoro d’equipe risulta essere quindi l’unica per una integrazione fra le figure professionali che il lavoro per progetti chiede.
La modalità di lavoro intrapresa da Parco Fortuna è quella della presa in carico, ovvero di dare molta importanza al momento dell’ammissione e di viverlo non come un momento amministrativo ma come un processo importante dove si deve garantire la reale conoscenza dell’anziano, dei suoi bisogni delle sue abitudini, del suo stato di salute iniziale, e delle possibilità di risposta da parte della struttura. Tale coerenza garantisce la qualità del “contratto di assistenza”.
Il raggiungimento o meno del risultato di salute di un anziano è il primo indicatore di efficacia dei processi erogati a Parco Fortuna. Una forte valenza ha quindi l’attività di verifica del PAI e della riprogettazione degli interventi alla luce di quanto raggiunto. Il raggiungimento del risultato è garantito dal processo di monitoraggio dei processi che è a cura del Coordinatore, il quale attraverso la lettura e l’analisi delle consegne e la continua integrazione con le figure professionali, nonché la verifica della corretta applicazione dei protocolli permette di porre le modifiche minime di processo o in caso di valutazione di modifica generale di assessment, di anticipare la verifica del PAI.